EE, per escursionisti esperti, più o meno tutto, anche se i sentieri sono stati parecchio sistemati rispetto a come erano anni fa, si tratta di pendii ripidi e a tratti instabili, anche se i la salita da Punta Castagna abbonda attualmente di corde. L’attraversamento della scogliera da Punta Pineda a Castagna è piuttosto semplice, ma si tratta pur sempre di percorso su scogliera senza traccia. Più difficile la breve continuazione ad ovest di Punta Castagna, per raggiungere un bel faraglione, che necessita il superamento di una paretina di I grado di 7-8 metri, con saltino finale di II. Il punto più difficile del sentiero è costituito dal primo saltino franoso salendo da Punta Castagna, comunque provvisto di corde.
Da Genova a La Spezia in autostrada A12, quindi bisogna attraversare la città seguendo le indicazioni per Cinque Terre e Portovenere. Passiamo quindi per via Carducci, quindi Viale Italia, Via Amendola e infine Viale Fieschi, dove abbandoniamo le segnalazioni per Portovenere e giriamo a destra al semaforo seguendo invece quelle per le Cinque Terre e Riomaggiore. Seguiamo quindi per 6 Km. circa la strada delle cinque terre e giungiamo quindi ad una galleria, 600 metri dopo la quale possiamo notare sulla sinistra il Bar il Giardino con davanti un pergolato (facilmente riconoscibile anche per il colore verde), qui inizia il nostro sentiero ed è possibile trovare parcheggio subito dopo sulla sinistra o 200 metri più avanti sulla destra (in questo caso siamo ricorsi a questa seconda opzione).
dal parcheggio torniamo indietro poco più di 200 metri su asfalto per prendere le scalette immediatamente adiacenti sulla sinistra del bar il Giardino. Dopo 150 metri circa dall’inzio della discesa, a quota 240, ci troviamo ad un crocevia, dove dobbiamo continuare dritti in discesa ignorando le tracce orizzontali nelle altre due direzioni, seguendo comunque i cartelli che indicano per Punta Pineda. Da qui in poi non si può più sbagliare e si continua la discesa sui ripidi gradini, quando ci sono, fino alla scogliera. Dalla scogliera proseguiamo quindi a ovest fino alla spiaggia di Campi, la attraversiamo e, quindi, riprendiamo su scogliera, dove anche una corda aiuta a percorrere una cengia esposta che porta all’inizio della risalita verso Punta Castagna (possibile anche passare più sotto evitando la cengia esposta). Giunti all’inizio del sentiero per Punta Castagna si può proseguire oltre su scogliera, risalendo un poco dove non è possibile il passaggio sul mare, per scendere quindi una paretina di 7-8 metri di primo grado con un saltino più impegnativo finale, ma ad un metro da terra, per arrivare quindi a cospetto di un bel faraglione, da dove torniamo indietro e risaliamo il sentiero in partenza da Punta Castagna. Il sentiero è attrezzato con svariate corde e con gradini in legno che rendono più facile e sicura la risalita, ma che comunque non sono neanche strettamente necessarie. Impossibile anche qui sbagliare traccia, in ogni caso segnata anche da numerosi cartelli in inglese che consigliano di non affaticarsi troppo nella risalita. Giungiamo così non affaticati al crocevia iniziale dell’andata e, da qui, sui nostri passi alla macchina.
Escursione che può essere facilmente fatta in mezza giornata, ma che merita sicuramente per le suggestive piscine naturali alla Pineda, nonché per la bella vista soprattutto verso est. Interessante anche il faraglione ad ovest di Punta Castagna. Attualmente il sentiero per Punta Castagna reca un paio di cartelli non ufficiali che ne indicano la chiusura ed un cancelletto di legno che lo sbarra (ma vi è un nuova traccia a fianco che permette di passare senza scavalcare), ma, sinceramente, non ne vedo il motivo, il sentiero è in condizioni molto migliori e molto più attrezzato di quando l’ho percorso anni fa e non era chiuso. In definitiva escursione molto consigliabile, ma sicuramente per chi ha dimestichezza con terreni impervi, anche se non difficili.
